Ansia
"Pensare è molto difficile, per questo la maggior parte delle persone preferisce giudicare"C.G. Jung
Caratteristiche dell’ansia
L’ansia può essere definita come uno stato di tensione emotiva a cui spesso si accompagnano sintomi fisici come:
- aumentata frequenza cardiaca
- nausea e sensazione di svenimento
- eccessiva sudorazione
- palpitazioni e tremori.
Contenuta entro certi limiti è un’emozione del tutto naturale e funzionale al normale svolgimento di alcune attività della quotidianità che richiedono uno sforzo di concentrazione e un livello alto di attenzione.
Quando diventa patologica?
La risposta ansiosa può essere considerata una reazione istintiva di difesa a scopo conservativo che si manifesta nel momento in cui una persona si trova di fronte ad un pericolo, la cui origine e la cui natura non possono essere definite, proveniente dal mondo esterno o dall’interno dell’individuo stesso.
L’ansia arriva ad assumere un carattere patologico nel momento in cui risulta non essere proporzionata alle vicende relative alla vita di un individuo e/o quando interferisce significativamente con le sue normali attività quotidiane, con la realizzazione dei suoi obiettivi e, più in generale, con il raggiungimento di una ragionevole sensazione di benessere emotivo.
L’esperienza dell’ansia
È importante sottolineare che una persona, nel momento in cui si trovi a soffrire di uno o più disturbi d’ansia, si confronta con una duplice esperienza:
l'esperienza fisica dell'ansia
alla quale abbiamo già accennato e che comprende sintomi neurovegetativi come: tensione muscolare, nausea o diarrea, sudorazione, dolore toracico, palpitazioni cardiache, capogiri, irritabilità, respiro rapido o apnoico ecc.
l'esperienza psichica dell'ansia
Questo arriva a compromettere diverse aree della vita, arrivando persino a provocare delle distorsioni della percezione del tempo e dello spazio, oltre che del significato degli eventi. Spesso le interferenze di tali distorsioni causano serie difficoltà cognitive ed emotive, ai danni della concentrazione e della produttività della persona che ne soffre, e sono la principale motivazione che spinge l’individuo a cercare un aiuto da parte di un professionista psicologo o psicoterapeuta.
I disturbi d’ansia
I disturbi d’ansia vengono così suddivisi:
- disturbo d’ansia generalizzato
- disturbo di panico
- agorafobia
- disturbo d’ansia sociale
- fobia specifica
- disturbo d’ansia di separazione
- mutismo selettivo.
Diversi studi sottolineano come i disturbi d’ansia siano tra i disturbi mentali più frequenti nella popolazione, con una prevalenza più elevata nel genere femminile. Inoltre, è stato evidenziato come i disturbi d’ansia si presentino spesso in concomitanza tra di loro, costituendo un quadro clinico e sintomatologico complesso, aggravato spesso da altri disturbi, tra cui la depressione. È frequente che i disturbi a carattere ansioso si sviluppino già in età infantile e che tendano a persistere e cronicizzarsi anche in età adulta se non adeguatamente trattati.
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